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Tag : Laghi Benelli

Il profumo e la fantasia nella malinconia

Prodotto nel 2022 durata 5' 55''

Realizzazione di: Luciano Laghi Benelli
Altri collaboratori: nessuno
Fotografi, artisti grafici: Testo - Teresa Montano
Audio: Eleni Karaindrou - Nils Petter Molvær

Liberamente ispirato dalla poesia; “Noi”, di Teresa Montano

È bello dire Noi,
anche se lui non c’è,
la sua sedia è vuota
e il profumo resta.
È bello dire Noi,
se la tua voce
fa eco nella stanza
e con la fantasia
i tuoi occhi mi cercano,
le tue mani mi sfiorano
e resti con me,
nella quiete della notte
nella luce del giorno,
nel sorriso e nella malinconia
e mi fai compagnia.
È bello dire Noi,
finché parlerò di te.

Respirare (dal tramonto all’alba)

Prodotto nel 2021 durata 5' 30''

Realizzazione di: luciano laghi benelli
Altri collaboratori: nessuno
Fotografi, artisti grafici: Testo - Barbara Gogan
Audio: Arve Henriksen

Respirare è una cosa talmente naturale che quasi non ci rendiamo conto di quanto sia determinante in ogni istante della nostra esistenza. Solamente quando, all’improvviso, ci arriva la fame d’aria e di conseguenza ci assale il desiderio di spazi aperti, di ossigeno, ne capiamo la vitale importanza.

Mondi liquidi possibili

Prodotto nel 2020 durata 4' 00''

Realizzazione di: Luciano Laghi Benelli
Altri collaboratori: nessuno
Fotografi, artisti grafici: nessuno
Audio: David Cunningham

La proiezione è la naturale prosecuzione di una ricerca iniziata nel 2016 con “….”, “…. (B)” e proseguita, recentemente, con; “Mondi possibili”, “Giorni liquidi “ e “Paesaggi sonori”. La base di partenza è un brano musicale di sperimentalismo eclettico del compositore e produttore musicale, David Cunningham. Specializzato in processi in studio, loop e trattamenti, il lavoro di Cunningham ha spaziato dalla musica pop alle installazioni in galleria, incluso il lavoro per la televisione, il cinema, la danza contemporanea e una serie di collaborazioni con artisti visivi. Attualmente è ricercatore alla Belle Arti presso l’Università di Newcastle.

Paesaggi sonori

Prodotto nel 2020 durata 6' 00''

Realizzazione di: Luciano Laghi Benelli
Altri collaboratori: nessuno
Fotografi, artisti grafici: nessuno
Audio: Robert Fripp

Fu il chitarrista Rober Fripp a coniare il termine frippertronics, basato sul passaggio del suono della chitarra su un anello di nastro magnetico che passa attraverso due registratori a bobine Revox accoppiati, in modo da poter creare complessi tappeti polifonici in costante metamorfosi. Il risultato finale è un tappeto di note stratificate, la cui unica scansione ritmica è determinata dall’intervallo di tempo in cui il segnale passa ciclicamente da un apparecchio all’altro. Diretta evoluzione di quella tecnica sono i “paesaggi sonori”, dove i registratori a bobina lasciano il posto ai più moderni delay digitali. Le mie fotografie cercano di imitare quel suono, quella sovraincisione all’infinito, quelle note che perdono ad ogni passaggio volume e nitidezza rispetto alle “nuove”.

Giorni liquidi

Prodotto nel 2020 durata 4' 40''

Realizzazione di: Luciano Laghi Benelli
Altri collaboratori: nessuno
Fotografi, artisti grafici: nessuno
Audio: Ania Losinger e Matthias Eser

Continua la sperimentazione fra musica e immagine. L’idea è quella di visualizzare un “continuum”. Partendo da un piccolo movimento il processo procede praticamente poi da solo. In natura è l’acqua, ed in particolare il mare, che meglio esprime il concetto di continuo. In un primo momento le onde sembrano uniformi, ma non sono affatto le une simili alle altre, sia come effetto visivo, sia come suono.

Mondi possibili

Prodotto nel 2020 durata 6' 30''

Realizzazione di: Luciano Laghi Benelli
Altri collaboratori: nessuno
Fotografi, artisti grafici: nessuno
Audio: Theo Travis & Robert Fripp

Partendo da un brano di musica minimalistica, con la multivisione, cerco di farne una descrizione, come fosse il viso di una persona. E così, come nel ritratto non ci si ferma all’estetica, tento di rendere visibile quello che c’è dentro, quello che è il concetto che sta alla radice di questo “genere musicale”. Un flusso continuo di immagini porterà ognuno a fantasticare attraverso la propria sensibilità e alla propria creatività, allo stesso modo in cui ci si pone di fronte ad un quadro astratto.

Disgregazione e ricomposizione in consistenza quasi intuibile

Prodotto nel 2019 durata 5' 07''

Realizzazione di: Luciano Laghi Benelli
Altri collaboratori: nessuno
Fotografi, artisti grafici: Silvia Camporesi
Audio: John Surman

Una visione personale creata da una serie di fotografie di Silvia Camporesi che esplorano la città di Venezia attraverso il filtro dell’immaginazione, del sogno e delle leggende tramandate.
Presentazione alla manifestazione denominata FANTAIDAMA, 2019.

La nèbia

Prodotto nel 2018 durata 7' 00''

Realizzazione di: Luciano Laghi Benelli
Altri collaboratori: La poesia in dialetto Meldolese di Laura Turci
Fotografi, artisti grafici: Luciano Laghi Benelli
Audio: #

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La poesia in dialetto Meldolese di Laura Turci e le immagini della Romagna avvolta nella nebbia.

Testo tradotto: La nebbia

La nebbia / avvolge l’illusione / di un mondo troppo piccolo, / quando vuoi guardare lontano / lo sguardo / ti rimbalza indietro smarrito. / E un albero / è l’ultimo albero, / una casa, l’ultima casa, / un uomo / è il sogno / di un uomo solo. // La nebbia / è fare il mondo a memoria, / un altro mondo, dunque, / nascere un’altra volta, / raccogliere tutto ciò che sei / e allungare il collo / sopra la siepe. // Anche gli alberi / si storpiano apposta / per mangiare più sole.

IL POLIGONO MEDIORIENTALE

Prodotto nel 2017 durata 16' 00''

Realizzazione di: Luciano Laghi Benelli
Altri collaboratori: #
Fotografi, artisti grafici: Francesco Cito
Audio: #

Nessun video online ancora #

Sono trascorsi molti anni, da quando mossi i primi passi verso quel mondo mediorientale, in cui mi vide percorrere sentieri e montagne, fiumi e deserti dell’Afghanistan occupato dai sovietici. Clandestino e accompagnato da una ciurma, termine abusato per definire i miei compagni di viaggio, essi soldataglia alla macchia, amavano definirsi combattenti per la libertà. Sarebbero diventati nel tempo, i miei combattenti d’Oriente, non solo dell’Afghanistan. Da quella prima esperienza, tante si sono susseguite, in quell’aria del Medio Oriente, attraversando poi i il conflitto della lunga guerra civile libanese, all’intifada Palestinese, fino alla Guerra del Golfo.

Da queste esperienze da me raccontante, nasce così “Il Poligono Mediorientale” definizione appropriata, per quell’aria geografica, la quale diventa, e oggi se ne vedono le conseguenze più tragiche, il bersaglio nel gioco della guerra. Le grandi potenze occidentali, soprattutto gli Stati Uniti, e i suoi alleati, i regimi arabi doppiogiochisti, sono i fautori di di una destabilizzazione in quella parte del mondo, che di conseguenza si ripercuote anche da noi. Se da un lato i ricchi paesi del Golfo Persico, che con il petrolio hanno fatto le loro fortune, essi sono anche i maggior sponsor di tutte le organizzazioni islamiche terroristiche. Al Qaeda prima, ISIS poi.
Ci sarà mai fine a questa tragedia?
(Francesco Cito)

…. (B)

Prodotto nel 2017 durata 9' 00''

Realizzazione di: Luciano Laghi Benelli
Altri collaboratori: nessuno
Fotografi, artisti grafici: Pietro Fabbri
Audio: La Monte Young, Terry Riley, Steve Reich e Philip Glass.

Stessa colonna sonora, ma con immagini diverse dalla prima proiezione con lo stesso titolo “….”.
La Monte Young, Terry Riley, Steve Reich e Philip Glass.
Questi compositori minimalisti hanno ripreso l’idea ipnotica e contemplativa dalle musiche e dalle filosofie orientali per il loro processo creativo.
Timbricamente uniformi e prive di una struttura musicale definita dall’armonia, le composizioni cambiano progressivamente in modo quasi impercettibile, apparentemente statiche, attraverso le ripetizioni e sovrapposizioni ritmiche possono generare, a volte, tessuti sonori particolarmente complessi.
4 compositori minimalisti, 1 visualizzazione minimalista.