da “Il Dio Delle Piccole Cose” di Arundhati Roy: Ad Ayemenem i danzatori danzavano per scrollarsi di dosso l’umiliazione cui si erano sottoposti al Cuore di Tenebra.
L’umiliazione degli spettacoli mutilati da piscina. Dell’ essersi adattati al turismo per non morire di fame.
Al ritorno dal Cuore di Tenebra, si fermavano al tempio per chiedere perdono ai loro dei.
Per scusarsi di aver corrotto le loro storie. Di aver convertito in contanti le loro identità.
Di aver fatto cattivo uso delle loro vite.