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Author Archives: Tibaldi Roberto

Che c’è tra me e te o donna (+)

Prodotto nel 2021 durata 6' 49''

Realizzazione di: Roberto Tibaldi
Altri collaboratori: Poesia di Padre Ettore Molinaro
Fotografi, artisti grafici: Immagini di Roberto Tibaldi
Audio: Musica di Ezio Bosso

Un omaggio alle donne, grazie alla poesia di Padre Ettore Molinaro, scritta alla Vigilia delle Nozze di Cana, Gennaio 1991.
E grazie alla donna che mi ha dato e mi ha cresciuto alla vita !

Immagini e multivisione di Roberto Tibaldi
musica di Ezio Bosso.

O mensch! – Gib Acht ! (+)

Prodotto nel 2022 durata 9' 12''

Realizzazione di: Roberto Tibaldi
Altri collaboratori: nessuno
Fotografi, artisti grafici: Foto di Roberto Tibaldi
Audio: Musica di Gustav Mahler

GUSTAV MAHLER
“O mensch! – Gib Acht!”
4. Movimento della 3 Sinfonia
poesia di Friedrich Nietzsche,
tratta da “Così parlò Zarathustra”

Veronica Simeoni – mezzosoprano
Immagini e multivisione di Roberto Tibaldi

REFLECTIONS (+)

Prodotto nel 2021 durata 4' 12''

Realizzazione di: Roberto Tibaldi
Altri collaboratori: nessuno
Fotografi, artisti grafici: Immagini e video di Roberto Tibaldi
Audio: musica di Ludovico Einaudi

Molta riflessione e non molta conoscenza, ecco ciò a cui occorre tendere.
cit. Democrito.
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PETRA, l’apoteosi della forma e del colore (+)

Prodotto nel 2021 durata 6' 54''

Realizzazione di: Roberto Tibaldi
Altri collaboratori: nessuno
Fotografi, artisti grafici: Roberto Tibaldi
Audio: in parte registrata dal vivo

PETRA, l’apoteosi della forma e del colore. Non ci sono altre parole per descrivere il fascino di questo luogo …. e con un simpatico finale, tutto da scoprire ! …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….

WAKHAN, un tempo, un luogo. Ritratti di vita in Afghanistan (+)

Prodotto nel 2020 durata 12' 48''

Realizzazione di: Roberto Tibaldi
Altri collaboratori: nessuno
Fotografi, artisti grafici: Fotografie di Valter Perlino
Audio: Jan Garbarek

Afghanistan, un nome evocativo
Un paese da rifuggire, pur non conoscendo nulla di esso
Una terra oggi temuta a prescindere
Senza distinzione alcuna, senza se e senza ma ..
Una babele di lingue, un intreccio di popoli
Decine di culture, usanze e costumi
Unico credo religioso, l’islam
Ma con molteplici sfaccettature, caratterizzate a volte da lievi sfumature nel credo e nella liturgia
Talvolta da divisioni profonde ed insanabili

Un paese difficile e complesso, difficile da raccontare

Mi limito a testimoniare per immagini ciò che ho visto
Narrare il mio vissuto, mostrare chi ho incontrato
Tentare di trasmettere ciò che ho provato
Valter Perlino

 

Un mattino con i Masai (+)

Prodotto nel 2020 durata 4' 25''

Realizzazione di: Roberto Tibaldi
Altri collaboratori: nessuno
Fotografi, artisti grafici: Fotografie di Antonio Rino Gastaldi
Audio: Musica; "The Sound of Silence" - Disturbed, per pianoforte

L’incontro con i Masai in un villaggio lontano dalle piste che portano ai parchi della Tanzania è stato una vera sorpresa, l’assenza assoluta di rumore, i bambini che giocavano come in un altro mondo tra di loro senza pericoli e solamente con un pallone bucato, le donne con in grembo i più piccoli mi ha portato in un mondo di pace assoluta.

Alberi (+)

Prodotto nel 2020 durata 7' 27''

Realizzazione di: Roberto Tibaldi
Altri collaboratori: nessuno
Fotografi, artisti grafici: immagini Roberto Tibaldi
Audio: Jan Garbarek

natura”Se vorrai conoscere la forza e la pazienza, dovrai gradire la compagnia degli alberi”
Hal Borland …………………………………………………………………………………………………………………………………………………….

Il fior di Loto (+)

Prodotto nel 2020 durata 10' 00''

Realizzazione di: Roberto Tibaldi
Altri collaboratori: nessuno
Fotografi, artisti grafici: immagini Roberto Tibaldi
Audio: Musica di Francis Poulenc, Elégie pour 2 pianos

Osservare …
Stupirsi …
Meravigliarsi …

Tutte le immagini che vedrete sono state scattate
nei due mesi di lockdown a due passi da casa.

Nel giardino,
nella vigna,
in terreni incolti e abbandonati.

Fiori, luci, forme e colori
forse mai visti prima di questo tempo.

Grazie al lockdown …

Si può dire ?

 

Le ciel est ma règle (+)

Prodotto nel 2019 durata 10' 00''

Realizzazione di: Roberto Tibaldi
Altri collaboratori: ...
Fotografi, artisti grafici: immagini Roberto Tibaldi
Audio: Musica di Arvo Pärt

Prodighi d’astri, cieli traboccanti splendono sull’affanno. Tu non piangere tra i cuscini, ma verso l’alto. Qui già dal tuo volto in lacrime, estenuato, ha inizio e si propaga il rapinoso spazio del mondo. Chi, se ti protendi ad esso, chi interrompe la corrente? Nessuno. Se non forse tu che a un tratto lotti col flusso immenso di quegli astri incontro a te. Respira il buio della terra, respira e ancora alza lo sguardo! Ancora leggera e senza volto la profondità posa su te dall’alto. Il volto che la notte contiene in sé disciolto, al tuo dà spazio.

Reiner Maria Rilke.

musica di Arvo Pärt

La fede che più amo (+)

Prodotto nel 2012 durata 7' 00''

Realizzazione di: Roberto Tibaldi
Altri collaboratori: Voce narrante di Roberto Leone
Fotografi, artisti grafici: Immagini: Ferdinando Fasolo, Mauro Minotto, Angelo Tassitano, Roberto Tibaldi, Marco Turetta
Audio: musica di L. W. Beethoven, sonata per pianoforte op. 109

Quando e perchè si fa una multivisione? bella domanda… e se la multivisione è un mezzo per comunicare la stessa domanda si potrebbe esprimere come “quando e perchè comunicare?” Sicuramente chi fa multivisione è spinto alla produzione di un opera da mille motivazioni. Tralasciando le multivisioni professionali, in cui BISOGNA parlare anche se non si avrebbe niente e nessuna voglia di dire, possiamo elencare la classica: “sono tornato da un viaggio e lo voglio raccontare senza far dormire” , ci può essere la voglia di trasmettere una emozione provata all’ascolto di un brano musicale, visualizzare un concetto, un testo poetico. A volte può essere un fatto importante della nostra vita, sia esso bello o brutto, la molla scatenante e spesso sono i momenti difficili – che sono anche i più numerosi – a generare in noi il desiderio di “farli uscire da noi stessi”, quasi per esorcizzarli. Diceva Don Mazzolari “I momenti di felicità vera nella vita li possiamo contare, quelli di difficoltà sono continui”, dunque il materiale non manca. Lessi per la prima volta “Il portico del mistero della seconda virtù” in un monastero cistercense francese quando avevo 19 anni, dove passai due mesi e mezzo per “decidere cosa fare della mia vita”. Furono mesi intensissimi in cui divorai decine di libri molto profondi e attraverso essi conobbi alcuni autori che hanno segnato la mia vita, il mio modo di essere e di comportarmi, le mie scelte future. Potrei citare tra i miei “amici più cari” Charles de Foucauld, Carlo Carretto, Teresa di Lisieux, Thomas Merton, Albert Schweitzer e tanti altri, e sicuramente Charles Peguy, mistico francese di fine ottocento. Tra le molte sue opere questa è quella che più mi è rimasta impressa nello spirito e che mi ha sempre accompagnato in questi anni. Si tratta di un lungo trattato sulla seconda virtù teologale, la SPERANZA, che, recita Peguy, è sicuramente la più difficile, ma che è anche la più gradita a Dio, senza la quale le altre due (La Fede e la Carità) non potrebbero sussistere. Ne ho avuto prova più di una volta nella mia vita di credente in cui la mia Fede è sempre messa alla prova, la Carità lascia spesso a desiderare, ma la SPERANZA è la vera sfida di tutti i giorni. Dunque mi canto interiormente spesso questo testo e con questa multivisione non ho altro scopo che quello di fare conoscere anche ad altri l’opera di Charles Peguy.