Realizzazione di: Luciano Laghi Benelli
Altri collaboratori: opere e dipinti: Mario Di Cicco, Ivo Gensini, Franca Faedi, Graziella Giunchedi, Pietro Lenzini, Vittorio Mascalchi, Tommaso Andrea Bressan e Enrico Bertoni
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Il culto di San Michele Arcangelo ha segnato il ruolo del borgo fortificato di Civitella frontiera, nei secoli del Medioevo e dell’Età Moderna, tra il dominio pontificio e le terre della Romagna Toscana. È da questo carattere sedimentato nell’identità storica di Civitella, che prende spunto la manifestazione “Confini – La lingua del diavolo” che, su progetto di Mario Di Cicco ha riunito sette artisti per riflettere sull’idea e sul valore del “confine” nel nostro attuale contesto culturale e sociale. Attraverso le opere, le installazioni e la multivisione, emerge un messaggio importante, che esprime la necessità di trasmettere un valore diverso del “confine” inteso come dimensione dove l’uomo ritrova la sua dignità. Da questo punto di vista il confine termina di essere una separazione, una barriera, ma diventa un’esperienza di arcana bellezza della vita attraverso la preziosa diversità dell’altro. Hanno collaborato: Mario Di Cicco, Ivo Gensini, Franca Faedi, Graziella Giunchedi, Pietro Lenzini, Vittorio Mascalchi, Tommaso Andrea Bressan e Enrico Bertoni.