Realizzazione di: M-is Events Production Company, London
Altri collaboratori: Watchout di Alex Rowbotham, Staging di Creative Technology
Fotografi, artisti grafici: M-is e relativo staff di produzione e fornitori, Darryl Williamson, Phil Ogden
Audio: M-is e relativo staff di produzione e fornitori.
Cerimonia d’apertura dell’iconico Meydan Grandstand and Racecourse 2010, Emirati Arabi Uniti, che incorpora lo schermo a LED più grande del mondo con 18 enormi “vele” per la proiezione.
Il Dubai World Cup 2010 ha offerto agli appassionati di corse di cavalli e ai glitterati l’ospitalità che solo gli Emirati possono offrire. L’iconica Meydan Grandstand and Racecourse – la nuova sede della Coppa del Mondo di Dubai – con un’estensione del programma che ha comportato un totale di otto gare, rendendo l’incontro del valore di 26,25 milioni di dollari. Il tutto trascurato dall’imponente Hotel Meydan. {Gallery} SigPlus-Meydan {/ gallery}
Una delle molte sfide logistiche che M-ha affrontato per questo Son et Lumière è stata che la gara doveva essere visibile in ogni momento della pista.
La soluzione consisteva in vele di proiezione automatizzate che potevano essere sollevate e abbassate per adattarsi al programma della gara. Questo era un compito ingegneristico su scala gigantesca. La pista di gara è più di 1 km da un capo all’altro e poiché gli schermi di proiezione dovevano integrare lo schermo a terra di 110 m di larghezza a volte durante l’evento, questi schermi non potevano essere piccoli. Quindi sono stati costruiti quindici schermi da 25m x 14m (per il gruppo Starhire). Questi sono stati illuminati da proiettori Barco XLM HD30 raddoppiati con orientamento verticale, semplificando i problemi di line up creati da un numero maggiore di proiettori più facilmente disponibili.
Watchout 4 è stato scelto come sistema per la riproduzione e la gestione dei contenuti per gli schermi di proiezione e il LED sul lato della pista. Con il backup, sono stati inclusi 36 canali di riproduzione, tra cui l’acquisizione video che consente di visualizzare i feed delle telecamere. Oltre 17 tonnellate di apparecchiature sono state fornite da Creative Technology dall’ufficio di Londra e dall’operazione di Dubai.
Alex Rowbotham ha programmato Watchout a Londra e sul posto a Meydan, Dubai. Il concetto e il design, tra cui colonna sonora, video clip, materiale grafico e risorse multimediali sono stati creati da M-is e dai relativi staff di produzione e fornitori.
Realizzazione di: Roberto Tibaldi
Altri collaboratori: nessuno
Fotografi, artisti grafici: Ervin Skalamera
Audio: **
(+)Attraversando dolcemente praterie sommerse dai vividi colori il fiume Chobe si prepara all’incontro con lo Zambesi. Quì la terra appartiene ai predatori, silenziosi, flessuosi, riservati, come un panno di seta. L’acqua appartiene al coccodrillo, all’ippopotamo… Ma l’aria appartiene agli uccelli. Immagini di Ervin Skalamera.
durata 6' 00''
Realizzazione di: francesco lopergolo
Altri collaboratori: IUAV Venezia
Fotografi, artisti grafici: IUAV Venezia
Audio: lopergolo music
“C’è stato un grande fotografo che visse in Italia alla metà del XX secolo e creo’ la “storia per immagini” dell’architettura italiana di allora.
Si chiamava Casali” (Lisa Licitra Ponti)
Realizzazione di: Roberto Tibaldi
Altri collaboratori: #
Fotografi, artisti grafici: Roberto Tibaldi, con contributi di Mario Ferreri, Valter Perlino, Walter Torelli e Giovanna Bortoli.
Audio: Armand Amar
“Sguardi passati, sguardi futuri, sguardi soggettivi ma tutti uguali. Sguardi di genti diverse, sguardi di volti mai dimenticati. Volti di gente che passa, va e resta.Volti simili.Volti che ricordano sempre qualcosa.Volti che esprimono.Volti che reprimono.Volti distratti da volti.Volti di una strada e volti di una vita mal formata.Volti e sguardi che sempre mi circondano”.
A. Barbaro
Realizzazione di: Roberto Tibaldi
Altri collaboratori: #
Fotografi, artisti grafici: #
Audio: Jan Garbarek
(+)“Siamo fatti per vivere liberi, gli spazi aperti sono ciò di cui abbiamo bisogno, a volte mi corico sulla sabbia ad osservare le stelle e mi sembra di impazzire dalla gioia”.
Nella Multivisione, ispirata a un canto dei Tuareg, si alternano sullo schermo immagini di paesaggi affascinanti: dalle coste del mare ai ghiacciai alpini.
Le improvvisazioni di un saxofono su una polifonia sacra creano un’emozione che simboleggia la ricerca e il bisogno di libertà, la tensione dell’uomo al cielo, all’infinito.
Realizzazione di: Luciano Laghi Benelli
Altri collaboratori: #
Fotografi, artisti grafici: fotografie Alberto Cicognani, Romano Cicognani, Andrea Martignano e Luciano Laghi Benelli
Audio: #
Un viaggio con lo sguardo rivolto verso la cultura araba attraverso le immagini, la musica e la danza. Quest’ultima, in passato, entrava in relazione profonda con i ritmi della natura e con gli eventi più importanti dell’esistenza (la nascita, la semina, il raccolto, il matrimonio ecc.) qui interpretata dal vivo, interagisce armonicamente con la multivisione creando un flusso continuo di energia, dando libero sfogo all’emozione e all’espressività del corpo.
Realizzazione di: Luciano Laghi Benelli
Altri collaboratori: #
Fotografi, artisti grafici: #
Audio: #
L’Istituto Tecnico Statale Giorgina Saffi di Forlì in chiusura dell’anno scolastico 2006-2007, ha presentato gli abiti realizzati dagli allievi del settore abbigliamento. In questa occasione ha voluto creare uno spettacolo in multivisione dedicato a Silvestro Lega (1826-1895). Pittore fondamentale tra i macchiaioli, nel 2007 è stato celebrato, con un’ampia mostra retrospettiva, presso i Musei San Domenico di Forlì.
Realizzazione di: Luciano Laghi Benelli
Altri collaboratori: multivisione Luciano Laghi Benelli e Alberto Cicognani
Fotografi, artisti grafici: #
Audio: #
Le immagini di questa proiezione fanno parte della storia di Meldola e dei suoi cittadini. Per la realizzazione dell’opera sono state utilizzate, grazie alla grande disponibilità, di Tonino Simoncelli e di Giancarlo Fabbrica, solamente una piccola parte delle cartoline e delle fotografie delle loro raccolte. La multivisione è stata concepita più con un carattere poetico, e a tratti ironico, piuttosto che documentaristico o storico.
Realizzazione di: Unicity Srl
Altri collaboratori: Alex Rowbotham
Fotografi, artisti grafici: Direzione artistica, design, programmazione con Watchout - Alex Rowbotham
Audio: Colonna sonora originale di Sandro Di Stefano
Creato per ACER – Associazione Costruttori Edili di Roma e Provincia (Italia) per la loro conferenza annuale 2007 a Roma.
Presentazione di 3 schermi / proiettori, rapporto 10: 3, 4 min. Dataton Watchout che utilizza mezzi di comunicazione misti che integrano 3 ingressi video dal vivo. Circa. dimensioni dello schermo 2,3 x 7 m.
Apertura conferenza multivisione, un concept ispirato alle “Città invisibili” di Italo Calvino. Presentare l’aspetto storico-culturale della “costruzione” per le esigenze di “alloggio”. la città ideale incentrata sulla cultura, l’industria o la natura, e oggi su quel “respiro urbano” che rappresenta la qualità discriminante della vita dei cittadini. Se una città deve essere un museo vivente, non dovrebbe mai evolversi e non dovrebbe neppure modificare il numero dei suoi abitanti e la sua economia.
Roma è cambiata molte volte nel corso dei secoli, dal romano al medievale, dal Baroc alla città di oggi. Cambiare in modo coerente con lo sviluppo economico e la qualità della vita dei suoi cittadini che rende eterna Roma. È questa miscela di antico e moderno che genera una nuova funzione e fissa un’identità per sempre.
Alex Rowbotham programmato Watchout oltre a creare il design primario, opere d’arte e direzione artistica. AGRfoto ha fornito alcuni archivi di biblioteca esistenti.
Materiale rimanente e beni multimediali creati e / o forniti dall’agenzia. Produttore / regista – Aldo di Russo.
Realizzazione di: Luciano Laghi Benelli
Altri collaboratori: dipinti Mario Di Cicco
Fotografi, artisti grafici: #
Audio: #
L’idea per la realizzazione della proiezione è venuta dall’incontro degli autori che hanno riconosciuto, in alcune loro opere, intenti ed affinità comuni. La pittura di Mario incontra così la fotografia di Luciano e, con la complicità della multivisione, si fondono dando vita ad “Anime inquiete”.