Nel delicato silenzio dell’autunno inglese reso vivace dal forte vento del nord, una colonia di foca grigia sceglie ogni anno una singolare area militare per dar luogo alle nuove nascite e ai rituali dell’accoppiamento.
Nel delicato silenzio dell’autunno inglese reso vivace dal forte vento del nord, una colonia di foca grigia sceglie ogni anno una singolare area militare per dar luogo alle nuove nascite e ai rituali dell’accoppiamento.
La natura selvaggia attira e respinge allo stesso tempo.
Affascina ed intimorisce per i “naturali” pericoli che porta con sé.
Ma è un timore “sano”, che ridimensiona e rende consapevoli che prima di tutto, ogni uomo è parte di questo mondo allo stesso modo in cui lo è ogni essere vivente.
Ed è una consapevolezza questa, che ci può far amare ancora di più la nostra Natura.
In Alaska, è facile incontrare spazi dove il bianco regna sovrano.
E’ una terra tuttavia, che rivela la sua essenza più intima nelle innumerevoli tonalità dei colori che si incontrano nella foresta, nella taiga, nella tundra e in modo particolare nelle sfumature del suolo.
Il bianco: somma di tutti i colori, si divide per rallegrare lo sguardo.
un passo per il tempo… da ricordare
un passo per il mondo… da conservare
un passo per la gioia… da riscoprire.
A volte spettatori alati,
a volte spettatori futuri,
più spesso basta essere “spettatori consapevoli” delle bellezze naturali che si fanno spazio a pochi passi da casa.
Immagini del Fotoclub Sernaglia riprese nell’area dei Palù del Quartier del Piave (TV) durante la ricerca fotografica durata più di 3 anni che ha portato alla realizzazione del libro fotografico “prati incantati”
Il lavoro si ispira ai colori dell’autunno. Le immagini le ho realizzate nella faggeta di Canfaito, Comune di San Severino Marche (Mc). Il titolo fa riferimento alla poesia “Soldati” di Giuseppe Ungaretti.
Della Scozia e le sue isole ricordo le interminabili giornate di inizio estate, ricordo gli arcobaleni e le fioriture dell’armeria marittima sulle scogliere, ricordo l’elegante battito d’ali degli uccelli marini e l’intenso profumo dell’oceano.
“Per quante montagne io abbia mai visto niente eguaglia in bellezza le Giulie”…scriveva Julius Kugy.
Alpinista e romantico esploratore, musicista, appassionato di botanica, profondo conoscitore di uomini e scrittore di gran garbo; Julius Kugy, ci ha lasciato in eredità pagine ricolme di poesia e sentimento a testimonianza del suo amore per le Alpi Giulie. Ad oltre un secolo di distanza, con rispetto ed emozione, amo ripercorrere quei sentieri alpini, spesso bivaccando sulle cime più alte, immerso nei colori e nei silenzi di quelle selvagge montagne.
Dalla magia delle aurore boreali dell’interno dell’Alaska alla natura prorompente del Denali National Park all’ombra del Mount Mc Kinley, tra luci, ombre e policromici paesaggi autunnali. Ambienti naturali dagli spazi immensi dove tra la vegetazione arrossata dai colori dell’autunno si muove indisturbato l’orso grizzly che si prepara ad affrontare un nuovo lungo inverno.
I cambiamenti climatici in atto ed il surriscaldamento globale – Global Warming – che sta interessando in particolare il Nord del pianeta, vengono in parte influenzati dall’Uomo e dalle sue attività? Quali nuove opportunità di sfruttamento delle risorse naturali e quali conseguenze per l’ambiente naturale e le comunità umane?
L’Alaska, costantemente monitorata, rappresenta un punto d’osservazione privilegiato che sta suonando un precoce campanello d’allarme per il resto del pianeta.
Una riflessione inquietante che ci accompagna attraverso i paesaggi primigeni e la natura selvaggia dell’ultima frontiera.
Un viaggio ideale lungo le acque dello Zambesi, nel cuore selvaggio dell’Africa Australe, dove la natura e la vita animale si trovano indissolubilmente legate ai spregiudicati interessi per le immense risorse africane ed alla travagliata storia dei Tonga, un tempo custodi della “grande acqua”, oggi vittime e testimoni inermi di un Mondo senza pace ed equità.