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Tag : Grappolini

LA STRADA (+)

The Mother Road è stata per molti americani la strada verso l’Ovest, alla ricerca di nuove fortune, molte volte in fuga dalla depressione economica, dalle proprie vicende umane, da se stessi. Poi, piano piano, il sogno è svanito, tutto è andato in rovina e nell’immaginario collettivo è sopravvissuto solo il mito della Route 66. La via di oggi non sarĂ  quella di domani, nuove strade, alla ricerca di noi stessi, percorreremo.

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NENETS (+)

La penisola ghiacciata di Yamal nella Siberia occidentale è da secoli la terra del popolo Nenets che vive ancora nella tundra e pratica il nomadismo seguendo le rotte di migrazione delle renne. Un popolo fiero rimasto unito e fedele alla propria terra, agli spiriti della tundra ed ai loro antenati. Un popolo in cammino.

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LA PICCOLA ROMA (+)

I ricordi dell’ adolescenza di un anziano eritreo che ha vissuto ad Asmara nel periodo coloniale degli anni ’30, s’intrecciano con l’incredibile sviluppo dell’architettura modernista e razionalista della città, chiamata allora “la piccola Roma”, riconosciuta oggi dall’Unesco Patrimonio dell’umanità. Gli artefici sono giovani architetti e ingegneri estranei alla nomenclatura dell’epoca, inviati in Eritrea per realizzare una città moderna, la città dell’utopia.

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LA MISURA DEL TEMPO (+)

Il tempo non va misurato in minuti, ore, giorni e stagioni che passano, ma in trasformazioni. Anche se il tempo è ciò che impedisce alle cose di accadere tutte in una volta, qui è l’uomo che dĂ  una misura al tempo accelerando il cambiamento e facendo convivere generazioni che hanno vissuto storie così diverse fra loro.

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EROICA E’ LA VITA (+)

L’eroica è un pò come la vita, ci sono i momenti difficili con le salite dure e la fatica per superarle. Poi ci sono le discese che sembrano più facili ma nascondono tante insidie. Infine le pianure dove si può riprendere fiato e godere per un pò della bellezza di questa vita.

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LA STANZA DI MATTEO (+)

Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marca o colore dei vestiti,
chi non rischia,
chi non parla a chi non conosce.
Lentamente muore chi evita una passione,
chi vuole solo nero su bianco e i puntini sulle i
piuttosto che un insieme di emozioni;
emozioni che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbaglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti agli errori ed ai sentimenti!
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l’incertezza,
chi rinuncia ad inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia e pace in sè stesso.
Lentamente muore chi distrugge l’amor proprio,
chi non si lascia aiutare,
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli si chiede qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di
gran lunga
maggiore
del semplice fatto di respirare!
Soltanto l’ardente pazienza porterà al raggiungimento di
una splendida
felicitĂ .” Martha Medeiros

OBLIO (+)

Così immersi tra massi tufacei densi di storia a volte appaiono antiche figure dal passo incerto. Gli etruschi camminano lenti nella nebbia del mattino, antiche figure che vagano pervasi di luce, raccontano le loro vite, e noi, esploratori di veritĂ  cosmiche anime sognanti, ricerchiamo nella storia veritĂ  lontane. “Sentieri Etruschi” -Silvana Marini, 2009

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LE NAVI DEL DESERTO (+)

“nelle aride pianure ho camminato insieme a te, insieme a te ho dormito nelle fredde notti del deserto ed il mio sterco ha alimentato il fuoco che ti ha riscaldato, ti ha cresciuto il mio latte, la mia lana ti ha rivestito …..ma all’orizzonte roboanti navi d’acciaio infrangono ora un silenzio ancestrale…… se saprai trovare il giusto equilibrio l’equilibrio che nulla trattiene e nulla respinge altri deserti insieme domani percorreremo.”

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LEGAMI DI SETA (+)

Ci sono legami di seta ….. che ti aspettano negli incroci del destino, che mai avresti immaginato ed è il ricordo che unisce ciò che poi la vita separa.

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I MIEI OCCHI (+)

Ho seguito la mia natura, il mio destino di skrei. Son partito per l’esodo col desiderio di riprodurre. Ora son lontane le lunghe notti, il mio argento non brilla più nei lunghi giorni di sole e le profondità negate ai miei occhi. I miei occhi… Ai miei occhi son negate le aurore di luce del nord, il mio migrare finisce qui e i miei occhi son smarriti nella sola notte… senza più aurore, per i miei occhi.

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