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Tag : festival

il festival di Chelles degli italiani

Data: 2019-03-11   >

Resoconto della 39° edizione del Festival de l’image projetée di Chelles, 2019

 Venerdì 8 marzo Serata “Grandeur Nature”

La serata di venerdì 8 marzo, dedicata alla natura, è stata aperta dal montaggio audiovisivo “Mer primordiale” di Cristina Noacco. La presentatrice, che mi ha subito incaricata di presentare i lavori italiani presentati, mi ha chiesto di spiegare brevemente il mio montaggio. Qualcuno mi ha fatto capire che l’ha trovato bello ma lungo, come Claudio e Francesco mi avevano già detto a proposito del montaggio precedente, della stessa durata (12’), che aveva aperto l’edizione 2018 del festival. Prometto di stringere i tempi.

È stata poi proiettata la multivisione “Comme une caresse” di Luigi Dorigo, che era stata presentata per la prima volta in Italia all’edizione 2017 di Fantadia. Grandissimi applausi alla fine della proiezione. Chiamato al microfono, insieme a me come traduttrice, Luigi ha potuto spiegare che le immagini della sua multivisione sono state realizzate in una zona incolta molto ristretta, delimitata dai monaci benedettini, nei dintorni di Treviso, zona di produzione del famoso prosecco. A volte non serve quindi viaggiare molto: per scoprire piccole meraviglie: basta chinarsi a guardare con occhi nuovi la realtà che ci circonda. La multivisione di Luigi ha ricevuto il premio del pubblico per la sezione Natura. Complimenti vivissimi a Luigi, che è stato travolto dai complimenti di molte persone, che gli hanno chiesto informazioni sui brani musicali utilizzati e su altri dettagli tecnici.

Anche “Visions”, di Alessandra Masi, un lavoro di macrofotografia, ha riscosso molto successo. Speriamo che prima o poi Alessandra si unisca alla famiglia AIDAMA.

A seguire abbiamo potuto ammirare la multivisione realizzata da Franco Toso: “Bio Photo Contest. Déserts, rochers et éboulis”. Non mi è stato chiesto di intervenire, per cui non ho detto niente alla fine della proiezione, ma le meravigliose immagini parlavano da sole. Qualcuno ha trovato che il lavoro, di 21’, era un po’ lungo e che mancava una storia, ma si sa che i francesi sono legati (fin troppo) alla narrazione. Le immagini hanno lasciato tutti a bocca aperta e il lavoro è stato apprezzato moltissimo, anche per le scelte musicali.

Dopo la pausa abbiamo potuto perderci (nel mio caso il termine non è esagerato: mi ero davvero immersa in quel mondo e ho avuto difficoltà ad uscirne) nell’atmosfera ovattata della multivisione “La nebbia-Le brouillard” di Luciano Laghi Benelli. Questo lavoro illustra una poesia in dialetto romagnolo di Laura Turci. I francesi erano dispiaciuti di non capire il senso del testo dialettale, né quello dei sottotitoli in italiano. Ma hanno trovato molto suggestivo, nelle immagini, il connubio fra i paesaggi collinari e la nebbia che li avvolge.

L’ultimo lavoro italiano e aidamino della serata è stato “Arôme en suspens” di Domenico Drago. Immagini sottomarine sublimi, associate a un testo profondo (è il caso di dirlo, non tanto perché riguarda il mare, ma perché l’ha composto il nostro poeta Mimmo!), a una scelta musicale appropriata e, soprattutto, alla mano maestra di Francesco Lopergolo, autore della multivisione, hanno assicurato lo scroscio di applausi che ha seguito la proiezione. Complimenti vivissimi a Mimmo e a Francesco!

 Sabato 9 marzo pomeriggio. Proiezioni. “Les rencontres de l’image projetée”

Il ricco programma del pomeriggio si è sviluppato in 4 cicli di proiezioni, dalle 14.00 alle 18.00.

La prima multivisione aidamina ed essere proiettata è stata “L’hiver appelle mes yeux”, di Diana Belsagrio. Il mondo onirico e la grande capacità di introspezione di questa realizzatrice, a partire da poche, belle immagini, mi ha portato a far segno alla presentatrice alla fine della proiezione: ho voluto insistere su questi aspetti, che rendono accessibile a chiunque la realizzazione di una multivisione di grande effetto, purché si abbia ben preciso il messaggio che si vuole trasmettere, come nel caso di Diana. Il suo lavoro è stato molto apprezzato.

Quando è stato proiettato il lavoro di Francesca Gernetti, “De mes yeux à tes yeux”, non avevo ancora ricevuto la mail di Francesca, nella quale mi chiedeva di informare gli organizzatori del fatto che aveva mandato loro anche le versioni francese e inglese della sua multivisione. Alla fine della proiezione, la presentatrice mi ha guardata e io ho semplicemente detto che non conosco l’autrice del lavoro. Mi sono subito pentita, perché avrei potuto parlare della ricerca estetica ed emotiva dell’autrice, tra l’astratto e lo sperimentale (luci d’auto in movimento all’interno di un tunnel), che esprime la domanda profonda di Francesca: come fare per far vedere all’altro ciò che percepiamo con i nostri occhi? L’intervento che ha seguito la multivisione italiana seguente mi ha permesso di colmare la frustrazione, commentando questo lavoro originale.

“Mnemosine”, del Gruppo fotoamatori Sestesi Gieffesse propone un itinerario all’interno di una casa abbandonata e ripercorre la storia degli abitanti, come se un autore la stesse scrivendo a macchina, ricostruendo la trama dei ricordi. Una scia rossa che accompagna la corsa di una bambina indica che è la protagonista della storia, o che i ricordi affiorano attraverso di lei. Questa multivisione mi ha fatto riflettere e così, alla fine della proiezione, ho fatto cenno alla presentatrice per esprimere un commento. Ho fatto notare che lo stile amato dai francesi è narrativo, con una voce recitante durante il percorso fotografico, mentre gli autori italiani di solito preferiscono lasciar parlare le immagini. La differenza fra i due stili è quella che si può osservare fra la narrazione letteraria e la poesia: da un lato una storia, dall’altro una serie di suggestioni o frammenti che lo spettatore è chiamato a ricomporre secondo la sua sensibilità. Questo lavoro mi è parso situarsi a metà strada, perché la macchina da scrivere fa pensare allo sviluppo di una narrazione, ma gli sguardi dei personaggi, i dettagli della casa e la corsa della bambina sono componenti di una storia che lo spettatore può riscrivere a suo piacimento, a seconda della sua storia vissuta e interiore. L’intervento ha ricevuto un applauso e da qui in poi tutti quelli che ho fatto. Beati francesi: amano proprio sentir parlare… Spero solo che gli autori non penseranno che l’ho fatto a sproposito! La pausa alla fine della prima parte ha permesso ai presenti di dialogare. Jean-Louis Terrienne, un autore francese, mi ha confidato che hanno ragione gli italiani. Secondo lui i francesi non confidano abbastanza nelle loro immagini e parlano per coprire la loro incertezza (se non addirittura la loro incompetenza) a livello fotografico. Così facendo provano la loro debolezza. Secondo lui bisogna fidarsi sia dell’immagine che dell’immaginario dello spettatore. Certo, ha aggiunto, praticare l’arte della suggestione non è facile. E secondo lui ci vuole sempre una parte di realismo nel lavoro, per permettere allo spettatore di entrare nel mondo dell’autore.

“Una vita di scatti”, di Giacomo Cicciotti, è uno splendido omaggio al fotografo Mauro Galligani, brevissimo (30’’) e intensissimo. Prima della proiezione la presentatrice ha lanciato un: «Vediamo se quello che ha detto Cristina è vero?» e non mi ha ripassato il microfono alla fine, perché non c’era niente da aggiungere. Bravissimo Giacomo!

È venuto poi il momento di “Senza titolo n° 4” di Edoardo Tettamanzi. Pensavo di conoscere questo lavoro di Edoardo e invece credo di averlo visto a Chelles per la prima volta. Alla fine della proiezione ho potuto fare un breve commento. Ho innanzitutto presentato i saluti del presidente dell’Associazione Italiana di Autori di Multivisioni Artistiche, autore della multivisione e grande ammiratore del festival. Ho spiegato che i presenti avrebbero potuto pensare che si tratta dell’ennesimo lavoro sperimentale italiano, e sappiamo quanto piaccia a Edoardo fare ricerca. Ho detto loro che forse la frase che compare a metà multivisione avrebbe potuto offrire loro, se l’avessero capita, una delle possibili chiavi di lettura dell’opera: «La domanda si trova verso ciò che va oltre. La risposta si trova nel cuore dell’umanità». Non è allora un caso se la maggior parte delle immagini di questa multivisione sono state realizzate durante la biennale di architettura, dal momento che questa manifestazione cerca soluzioni nuove per convivere meglio sul nostro pianeta, mentre il numero degli abitanti cresce in maniera esponenziale e vertiginosa. Si tratta di una multivisione che fa della ricerca sperimentale multivisiva uno strumento di ricerca per colmare una domanda esistenziale. La creatività del nostro presidente non si smentisce!

La multivisione sui colori, le forme geometriche e le architetture del Marocco”, “Inshallah” di Gaetano Anzalone e Fosca Lucarini è piaciuto molto per l’intreccio tra passato e presente, storia e realtà. Interessante l’associazione fra le maschere dinamiche e le linee utilizzate per la composizione della multivisione (alla Tibaldi) e le forme geometriche dell’arte araba. Complimenti alla coppia Anzalone!

All’interno della quarta e ultima serie di proiezioni del pomeriggio abbiamo potuto ammirare “Echos lointains” di Mario Costa. Alla fine della proiezione ho commentato di nuovo il valore suggestivo, più che descrittivo, delle immagini dei lavori italiani. Conoscendo l’amore per la musica dell’autore e la sua peculiarità rispetto alla maggior parte degli autori di multivisione, mi è sembrato giusto spiegare che molti di noi sono felici e fieri di poter annunciare, alla fine della proiezione, che sono gli autori di tutte le immagini utilizzate. Altre volte sono ancora più contenti se possono dire che anche i testi pronunciati o inseriti nel lavoro gli appartengono. Ma quanti possono, come Mario Costa, annunciare che sono anche gli autori della musica utilizzata nella loro multivisione? Ho attirato l’attenzione sui titoli di coda, dove, dopo il nome di un coro di montagna, Mario ha indicato il titolo del brano musicale che ha composto per questo suo nuovo lavoro. Non sono in tanti a poterlo fare. Per concludere, mi sono chiesta e ho detto al pubblico che sarebbe interessante sapere come lavora Mario: compone prima la musica e poi pensa alla successione delle immagini o, per comporre la musica, deve prima inventare un canovaccio di storia da illustrare musicalmente? Immagino che comunque la musica sia, come sempre, soprana. Bravissimo!

Sabato 9 marzo. “Soirée de Gala”

La serata di gala del festival ha visto proiettati tre altri lavori italiani, più “Comme une caresse” di Luigi Dorigo, che ha ricevuto il premio del pubblico per la sezione Natura. Il premio del pubblico per le proiezioni a tema è stato “Faskrudsfjordur”, di Corentil Legall, un tolosano che ho conosciuto ad altre serate di multivisione a Tolosa. Il montaggio audiovisivo “L’autre” di Yvonne Faivre e Maurice Ricou ha rivevuto invece il premio Chelles 2019 (un premio riattivato dopo tanti anni di assenza).

Dopo il tradizionale concerto-proiezione che ha aperto la serata di gala, la prima proiezione proiettata è stata “Cette maison” di Diana Belsagrio. Questa multivisione, che conoscevo in una versione senza i brevi testi in sovrimpressione che la accompagnano, è un nuovo viaggio nel mondo onirico di Diana. È stata applaudita da una sala ben riempita (erano presenti 350-400 persone). Complimenti!

Subito dopo è stata proiettata la multivisione “Bio Photo Contest. Prairies, steppes et savanes” di Diana Crestan. Undici minuti di fotografie da concorso (i nomi dei 300 autori circa scorsi nei titoli di coda sono quelli dei migliori fotografi naturalisti viventi!), ben organizzate in capitoli molto suggestivi, dai fiori e dagli insetti ai mammiferi più imponenti, dalle zone più desertiche a quelle più ricche di fauna. Un capolavoro in termini di fotografia, coronato da un buon lavoro di montaggio.

L’ultima proiezione italiana della serata è stata “Urban Silhouettes” di Francesca Gernetti, che ha confermato il lavoro di ricerca dell’autrice e la sua capacità di far sorgere l’emozione da immagini che potrebbero sembrare a prima vista poco eloquenti, come in un teatro d’ombre cinesi.

Non ho potuto commentare i lavori italiani della serata, perché non sono previsti interventi durante quella che è una vera e propria cerimonia di chiusura del festival.

Tirando le somme: su 36 lavori proposti, 16 sono di autori italiani e 14, se non sbaglio e tenendo conto del primo conteggio di Edoardo, di autori AIDAMA.

Scherzando con qualcuno del pubblico, si diceva che un tempo pochi italiani partecipavano a questo festival. Oggi sono sempre più numerosi e forse un giorno ci saranno solo loro!

Mi sono sentita molto onorata a commentare, quando potevo farlo, i lavori degli autori italiani presentati. Spero davvero di aver interpretato bene lo spirito di ognuno. In futuro, in caso di impossibilità di vivere in prima persona questa ricca esperienza audiovisiva, invito gli autori delle proiezioni selezionate a mandarmi qualche spunto per potere, se lo desiderano, parlare al loro posto. Inversamente, possono fare esplicita richiesta che non si parli in loro assenza.

Infine, chi desidera ricevere il programma cartaceo della 39° edizione del festival, può mandarmi il suo indirizzo postale a questa mail: cnoacco@yahoo.fr

Sarò felice di poterglielo spedire.

Un caro saluto a tutti e grazie ancora per le vostre opere multivisionarie, che permettono di guardare il mondo anche con i vostri occhi.

«E tu, cos’hai visto?» chiederebbe Francesca.

Cristina Noacco

Il Giro del mondo in 4 piatti – (Quando il cibo incontra la fotografia)

Data 27/02/2019   >  27/02/2019   ore: 20,30

Luogo: Rocca Sforzesca di Bagnara di Romagna (RA)
Sito del'evento: https://www.facebook.com/events/355493161959385/?active_tab=discussion

IL GIRO DEL MONDO IN 4 PIATTI
(Quando il cibo incontra la fotografia)

Un vero e proprio viaggio per il mondo (Grecia, Giappone, Toscana, Germania e Francia) partendo dagli occhi dei fotografi fino ad arrivare alla reinterpretazione culinaria dello chef Mirko.
Nello splendido scenario della rocca sforzesca di Bagnara di Romagna, in collaborazione con l’Hotel ristorante “La locanda di Bagnara”, i fotografi: Andrea Severi, Carlo Antonio Conti e Mirko Borghesi presenteranno i propri audiovisivi di viaggio.
Per ogni opera audiovisiva presentata, verrà servito un piatto tipico del luogo, creando una vera e propria contaminazione fra due arti come la fotografia e la cucina.

L’evento si terrà presso:
Rocca sforzesca di Bagnara di Romagna
Piazza 4 Novembre n.3
Bagnara di Romagna (RA)
Inizio ore 20.30 – Costo euro 32.00

Per info e prenotazioni: 0545-76951 – info@locandabagnara.it
Visita il sito www.locandabagnara.it e www.andreaseveri.com

Resolution - video mapping

Festival di Acqua e Luce

Data 09/05/19   >  25/05/19   ore: 21,00

Luogo: Al centro di Bressanone
Sito del'evento: https://www.brixen.org/it/festival-di-acqua-e-luce/home.html

Dal 9 al 25 maggio 2019 si terrà a Bressanone la terza edizione del “Water Light Festival”. Artisti locali e internazionali trasformeranno tutti i punti d’acqua di Bressanone in luoghi luminosi e magici, grazie alle loro idee creative ed a speciali installazioni.

Alex Rowbotham è stato invitato a presentare una nuova proiezione “3D mapping” per questo festival.

Più di 20 fontane, la confluenza tra i fiumi Isarco e Rienza e altri tesori storici e culturali della città saranno reinterpretati in modo nuovo e trasformati in luoghi ricchi di luci ed opere d’arte.Con il motto “Acqua è vita – luce è arte”, a Bressanone si crea un’atmosfera unica che permette una percezione completamente nuova della città vecchia e dei suoi luoghi d’acqua.

Tutti i giorni dalle ore 21 a Bressanone / Alto Adige

dia sotto le stelle

Data 2018-10-12   >  2018-10-13 Sito del'evento: www.diasottolestelle.it/

Grandi novità nel 2018
Il 2018 è un anno speciale perché Dia Sotto le Stelle si sdoppia straordinaramente in due eventi!
Dia Sotto le Stelle 2018 e Dia Sotto le Stelle Estate
L’evento principale a Ottobre a MalpensaFiere, due giorni di fotografia a 360° con mostre, proiezioni, workshop e tanto altro. Inoltre in un’occasione più unica che rara, Dia Sotto le Stelle è tornato nel periodo estivo nel Cortile Comunale di Busto Arsizio, la sua sede storica, per emozionare nuovamente con una serata di proiezioni “Sotto le Stelle”.

7° FESTIVAL DI MULTIVISIONE IN PIAZZA

7° Festival di Multivisione in Piazza

30/08/2018

LE OPERE DI ANTONIO PIAZZA di Edoardo Tettamanzi
Le opere storiche di Antonio Piazza ambientate in un ideale ed irreale percorso. espositivo.

SOGNO di Edoardo Tettamanzi
Una poesia di Andrea Ragno…

LE FORME DI ANGELA E LORIS di Edoardo Tettamanzi
Sculture e dipinti di Loris Ribolzi e Angela Grimoldi alla galleria Ghiggini– Varese.

BUILDING PEOPLE di Tiziano Vitali
Un viaggio attraverso l’uomo e le sue creazioni architettoniche e artistiche.

UN POPOLO SOSPESO NEL TEMPO di Renzo Broglia
BIRMANIA iI pensiero smarrito confronta lo spessore dell’esistenza compara le differenze si perde nel nulla di vite senza orizzonti di attese senza risposte.

RUN ART di Edoardo Tettamanzi
il colore dalla tela alla strada. Una festa popolare, COLOR RUN, trasportata idealmente fra i colori e le opere di famosi pittori.
Fotografia di Silvia D’Ambrosio.

DAI MIEI AI TUOI OCCHI di Francesca Gernetti
Non potremo mai sapere come gli occhi di un altro vedono forme e colori… ne possiamo immaginare cosa la mente di un altro suggerisce alla sua vista…

HANGAR BICOCCA N.2 di Edoardo Tettamanzi
Gli immensi spazi dell’ “Hangar Bicocca” sono l’intrigante cornice per: “i sette palazzi celesti” Opere architettoniche e pittoriche di Anselm Kiefer le grandi costruzioni architettoniche del passato come tentativo dell’uomo di ascendere al divino.

TRA LE ALI DEI FIORI di Andrea Pivari e Roberto Tibaldi
I fiori del giardino di casa sono l’ideale occasione per una delicatissima dedica all’ amata.
Fotografia di Andrea Pivari

CAVE DI MOLERA di Edoardo Tettamanzi
Immagini ed atmosfere inventate ed ispirate dall’atmosfera che si percepisce durante la visita di quanto rimane dell’opera di cavazione di una pietra da costruzione che ha reso famosa la valle del fiume Lanza.

IN TERRA D’ABRUZZI di Edoardo Tettamanzi
paesaggi invernali d’Abruzzo, ove faggi secolari e pendii dalle trame delicate creano scorci meravigliosi.
Viaggio nella natura selvaggia del parco, una magia sensibile e delicata.
Fotografia di Marco Colombo.

AIDAMA evento passato 2018

Le Emozioni della Multivisione

15/08/2018

Mercoled 15 Agosto 2018, alle ore 21 presso BRA – Cortile del Museo Civico Craveri di Storia Naturale una affascinante serata di Multivisione dal titolo “Le emozioni della MULTIVISIONE” con nove opere di autori A.I.D.A.M.A. (Associazione Italiana Degli Autori di Multivisione Artistica)

A cura di Roberto Tibaldi, studio IMMAGINARE-Bra La terra spazzata dai venti Wings Platinum 16:9, 11 min.
Fulvio BELTRANDO La terra del diavolo Wings Platinum 2,35:1, 8 minuti.
Claudio TUTI Gli occhi della madre – Wings Platinum 2,35:1- 13 minuti.
Giorgio CIVIDAL Missione Soldato Wings Platinum 3:2, 10,40 minuti.
Giacomo CICCIOTTI Cos vicini, cos lontani – Wings Platinum 2,35:1- 8,40 minuti.
Claudio TUTI Il canto del cervo in amore Wings Platinum 16:9, 6,35 minuti.
Fulvio BELTRANDO Run Art Wings Platinum 16:9, 5,35 minuti.
Edoardo TETTAMANZI La vie est motions Wings Platinum 2,35:1, 7,40 minuti.
Roberto TIBALDI Perch pi facile muorire Wings Platinum 2,35:1, 4,15 minuti.

AIDAMA evento passato 2018

Bertinoro Blue’Jazz Festival

13/07/2018 – 15/07/2018

In occasione del Festival:La Multivisione e la Musica Quattro proiezioni di Luciano Laghi Benelli ON THE ROAD FESTIVAL “SENZA CONFINI” “….” foto di Pietro Fabbri “MELOZZO DA FORL , UNO SGUARDO ALL’UMANA BELLEZZA” Orari proiezioni: 20,30 21,40 22,50 Chiesa Di San Silvestro, Piazza Ermete Novelli, Bertinoro (FC)

 

 

Resolution video mapping Festival di Aqcua e Luce

Festival di Acqua e Luce

10/05/2018 – 26/05/2018

Dal 10 al 26 maggio 2018 si terr a Bressanone la seconda edizione del Festival di Acqua e Luce.

Artisti della luce locali e internazionali trasformeranno tutti i punti d’acqua di Bressanone in luoghi luminosi e magici, grazie alle loro idee creative ed a speciali installazioni. 12 artisti da tutto il mondo reinterpretano e valorizzano i tesori culturali della citt di Bressanone con 27 installazioni di luci e arte

Compresa una proiezione di video mapping “ReSolution” del socio di Aidama Alex Rowbotham.

Acqua come vita e luce come arte Questa connessione, a prima vista insignificante, crea attimi di luce e di vita unici e indimenticabili durante il Festival di Acqua e Luce.

Tutti i giorni dalle ore 21.00 alle ore 24.00 a Bressanone Alto Adige Ulteriori informazioni sul sito: brixen.org

Info@brixen.org

 

Multimedia Barge Festival

Multimedia Barge Festival

Rieccolo, l’appuntamento per tutti gli amanti della natura, dei viaggi e della fotografia.

Venerdì 30 giugno e sabato 01 luglio 2017
dalle ore 20.00
a Barge in piazza S. Giovanni

Il Multimedia Barge Festival (MBF)

riaccende la percezione della purezza attraverso immagini e suoni.

Le infinite sfaccettature dei colori si fondono con la musica dando origine alla IX° edizione del MBF.

Dodici artisti, fotografi di fama mondiale, alterneranno nelle due serate, i loro recenti viaggi sintetizzati attraverso le loro fotografie, scatti unici presentati in anteprima a Barge. Un dei pochi Festival ormai rimasti in Italia nel suo genere.

Un evento emozionante, coinvolgente, appassionante . Al calar del sole il pubblico assisterà allo spettacolo delle proiezioni sul maxi schermo montato sulla centralissima storica piazza S. Giovanni.

Prima delle proiezioni, per tutti coloro che fossero interessati, la Pro Loco di Barge Vi invita sotto l’ala del mercato a gustare un fritto misto di pesce il venerdì ed antipasto più una pasta il sabato sera.

Gemona Immagina 2016

Gemona dal 22 al 30 luglio 2016

Gemona Immagina
Festival Internazionale di Multivisione

Gruppo Fotografico Gemonese

– – Programma – –

-Venerdì 22 luglio
Palazzo Elti

Inaugurazione festival
Apertura mostra fotografica

Loggia municipio
Esposizione pannelli fotografici

ore 21.30 Piazza Garibaldi
Serata dedicata al terremoto

21.00.12 “Eravamo insieme, tutto il resto del tempo l’ho scordato”
Spettacolo di interazione di danza, musica e multivisione sulle strutture della piazza

a cura di Claudio Tuti e Francesco Lopergolo

Marimba e percussioni Eddy de Fanti

Quartetto Chagall
(Matteo Ghione, Paolo Skabar, Jacopo Toso, Davide Forti)

Coreografie Marina Forgiarini – A.C.S. “Forgiarini – Danza e Dintorni”

(in caso di cattivo tempo lo spettacolo verrà rimandato a domenica 24 luglio:
se bel tempo in piazza Garibaldi, se maltempo all’Auditorium Glemonensis)

-Sabato 23 luglio
ore 17.30 / Ex Chiesa San Michele
INCONTRO COL FOTOGRAFO –

“Pierluigi Rizzato si racconta”

ore 21.30 / Sagrato del Duomo
Prima sessione di multivisione su schermo

“FIERI OCCHI” di Giorgio Cividal – Pierluigi Rizzato
“LA SCIA DELLE STELLE” di Franco Toso
“ANDATA E RITORNO” di Edoardo Tettamanzi – Silvia D’Ambrosio
“ALASKA: THE NUTRIENT CYCLE” di Paul Klaver
“AMAZING ARAGÓN” di Joerg Daiber
“LA LUCE DELLA FEDE” di Claudio Tuti
“GALAPAGOS…LE ORME DELLA VITA” di Francesco Lopergolo – Andrea Pivari

(in caso di cattivo tempo lo spettacolo si terrà al Cinema Teatro Sociale)

-Giovedì 28 luglio
ore 21.30 / Sagrato del Duomo
Seconda sessione di multivisione su schermo

“RITORNO AL MESOLITICO” di Roberto Valenti
“UN GRANDE DONO” di Luigi Dorigo
“BIOPHOTOCONTEST” di Franco Toso
“TUTTI I FUTURI DEL MONDO” di Flavia Bozzini
“JOLLY JORDAN” di Joerg Daiber
“AFGHANISTAN: TOUCH DOWN IN FLIGHT” di Salome and Lukas Augustin
“STUDI PER L’INTONAZIONE DEL MARE” di Claudio Tuti – Andrea Pivari

(in caso di cattivo tempo lo spettacolo si terrà al Cinema Teatro Sociale)

-Venerdì 29 luglio
ore 21.30 / Piazza Garibaldi
Concerto con proiezioni su strutture (multivisione scenografica)

“MAGICAL MYSTERY ORCHESTRA”
in concerto

Spettacolo di multivisione sulle strutture architettoniche della piazza
Multivisioni di Francesco Lopergolo, Claudio Tuti, Giorgio Cividal, Franco Toso

(in caso di maltempo viene spostata al Glemonensis)

-Sabato 30 luglio
Sagrato del Duomo
Terza sessione di multivisione su schermo

“L’INFANZIA NEGATA” di Luciano Laghi Benelli – Francesco Cito
“METAMORFOSI” di Valter Binotto
“MADE IN BANGLADESH” di Roberto Tibaldi – Valter Perlino
“NATURA AGLI ESTREMI” di Fulvio Beltrando – Marcello Libra
“NEL SOGNO…RAJASTAN” di Giorgio Cividal – Odetta e Oreste Ferretti
“FRA IL BIANCO E IL NERO” di Claudio Tuti
“BUSSAI ALLE PORTE DEL CIELO” di Francesco Lopergolo – Nicola Lambini

(in caso di cattivo tempo lo spettacolo si terrà al Cinema Teatro Sociale)