Il salvataggio delle immagini è stato disabilitato, perché le stesso sono soggette a diritti d'autore.
Chiedete comunque a info@aidama.it, l'associazione è lieta di poter essere d'aiuto e di farsi conoscere con le proprie opere ed immagini.

Author Archives: Laghi Benelli Luciano

Paesaggi sonori

Prodotto nel 2020 durata 6' 00''

Realizzazione di: Luciano Laghi Benelli
Altri collaboratori: nessuno
Fotografi, artisti grafici: nessuno
Audio: Robert Fripp

Fu il chitarrista Rober Fripp a coniare il termine frippertronics, basato sul passaggio del suono della chitarra su un anello di nastro magnetico che passa attraverso due registratori a bobine Revox accoppiati, in modo da poter creare complessi tappeti polifonici in costante metamorfosi. Il risultato finale è un tappeto di note stratificate, la cui unica scansione ritmica è determinata dall’intervallo di tempo in cui il segnale passa ciclicamente da un apparecchio all’altro. Diretta evoluzione di quella tecnica sono i “paesaggi sonori”, dove i registratori a bobina lasciano il posto ai più moderni delay digitali. Le mie fotografie cercano di imitare quel suono, quella sovraincisione all’infinito, quelle note che perdono ad ogni passaggio volume e nitidezza rispetto alle “nuove”.

Giorni liquidi

Prodotto nel 2020 durata 4' 40''

Realizzazione di: Luciano Laghi Benelli
Altri collaboratori: nessuno
Fotografi, artisti grafici: nessuno
Audio: Ania Losinger e Matthias Eser

Continua la sperimentazione fra musica e immagine. L’idea è quella di visualizzare un “continuum”. Partendo da un piccolo movimento il processo procede praticamente poi da solo. In natura è l’acqua, ed in particolare il mare, che meglio esprime il concetto di continuo. In un primo momento le onde sembrano uniformi, ma non sono affatto le une simili alle altre, sia come effetto visivo, sia come suono.

Mondi possibili

Prodotto nel 2020 durata 6' 30''

Realizzazione di: Luciano Laghi Benelli
Altri collaboratori: nessuno
Fotografi, artisti grafici: nessuno
Audio: Theo Travis & Robert Fripp

Partendo da un brano di musica minimalistica, con la multivisione, cerco di farne una descrizione, come fosse il viso di una persona. E così, come nel ritratto non ci si ferma all’estetica, tento di rendere visibile quello che c’è dentro, quello che è il concetto che sta alla radice di questo “genere musicale”. Un flusso continuo di immagini porterà ognuno a fantasticare attraverso la propria sensibilità e alla propria creatività, allo stesso modo in cui ci si pone di fronte ad un quadro astratto.

Disgregazione e ricomposizione in consistenza quasi intuibile

Prodotto nel 2019 durata 5' 07''

Realizzazione di: Luciano Laghi Benelli
Altri collaboratori: nessuno
Fotografi, artisti grafici: Silvia Camporesi
Audio: John Surman

Una visione personale creata da una serie di fotografie di Silvia Camporesi che esplorano la città di Venezia attraverso il filtro dell’immaginazione, del sogno e delle leggende tramandate.
Presentazione alla manifestazione denominata FANTAIDAMA, 2019.

La nèbia

Prodotto nel 2018 durata 7' 00''

Realizzazione di: Luciano Laghi Benelli
Altri collaboratori: La poesia in dialetto Meldolese di Laura Turci
Fotografi, artisti grafici: Luciano Laghi Benelli
Audio: #

Nessun video online ancora #

La poesia in dialetto Meldolese di Laura Turci e le immagini della Romagna avvolta nella nebbia.

Testo tradotto: La nebbia

La nebbia / avvolge l’illusione / di un mondo troppo piccolo, / quando vuoi guardare lontano / lo sguardo / ti rimbalza indietro smarrito. / E un albero / è l’ultimo albero, / una casa, l’ultima casa, / un uomo / è il sogno / di un uomo solo. // La nebbia / è fare il mondo a memoria, / un altro mondo, dunque, / nascere un’altra volta, / raccogliere tutto ciò che sei / e allungare il collo / sopra la siepe. // Anche gli alberi / si storpiano apposta / per mangiare più sole.

IL POLIGONO MEDIORIENTALE

Prodotto nel 2017 durata 16' 00''

Realizzazione di: Luciano Laghi Benelli
Altri collaboratori: #
Fotografi, artisti grafici: Francesco Cito
Audio: #

Nessun video online ancora #

Sono trascorsi molti anni, da quando mossi i primi passi verso quel mondo mediorientale, in cui mi vide percorrere sentieri e montagne, fiumi e deserti dell’Afghanistan occupato dai sovietici. Clandestino e accompagnato da una ciurma, termine abusato per definire i miei compagni di viaggio, essi soldataglia alla macchia, amavano definirsi combattenti per la libertà. Sarebbero diventati nel tempo, i miei combattenti d’Oriente, non solo dell’Afghanistan. Da quella prima esperienza, tante si sono susseguite, in quell’aria del Medio Oriente, attraversando poi i il conflitto della lunga guerra civile libanese, all’intifada Palestinese, fino alla Guerra del Golfo.

Da queste esperienze da me raccontante, nasce così “Il Poligono Mediorientale” definizione appropriata, per quell’aria geografica, la quale diventa, e oggi se ne vedono le conseguenze più tragiche, il bersaglio nel gioco della guerra. Le grandi potenze occidentali, soprattutto gli Stati Uniti, e i suoi alleati, i regimi arabi doppiogiochisti, sono i fautori di di una destabilizzazione in quella parte del mondo, che di conseguenza si ripercuote anche da noi. Se da un lato i ricchi paesi del Golfo Persico, che con il petrolio hanno fatto le loro fortune, essi sono anche i maggior sponsor di tutte le organizzazioni islamiche terroristiche. Al Qaeda prima, ISIS poi.
Ci sarà mai fine a questa tragedia?
(Francesco Cito)

…. (B)

Prodotto nel 2017 durata 9' 00''

Realizzazione di: Luciano Laghi Benelli
Altri collaboratori: nessuno
Fotografi, artisti grafici: Pietro Fabbri
Audio: La Monte Young, Terry Riley, Steve Reich e Philip Glass.

Stessa colonna sonora, ma con immagini diverse dalla prima proiezione con lo stesso titolo “….”.
La Monte Young, Terry Riley, Steve Reich e Philip Glass.
Questi compositori minimalisti hanno ripreso l’idea ipnotica e contemplativa dalle musiche e dalle filosofie orientali per il loro processo creativo.
Timbricamente uniformi e prive di una struttura musicale definita dall’armonia, le composizioni cambiano progressivamente in modo quasi impercettibile, apparentemente statiche, attraverso le ripetizioni e sovrapposizioni ritmiche possono generare, a volte, tessuti sonori particolarmente complessi.
4 compositori minimalisti, 1 visualizzazione minimalista.

….

Prodotto nel 2016 durata 9' 00''

Realizzazione di: Luciano Laghi Benelli
Fotografi, artisti grafici: Pietro Fabbri
Audio: La Monte Young, Terry Riley, Steve Reich e Philip Glass.

Nessun video online ancora #

La Monte Young, Terry Riley, Steve Reich e Philip Glass.
Questi compositori minimalisti hanno ripreso l’idea ipnotica e contemplativa dalle musiche e dalle filosofie orientali per il loro processo creativo.
Timbricamente uniformi e prive di una struttura musicale definita dall’armonia, le composizioni cambiano progressivamente in modo quasi impercettibile, apparentemente statiche, attraverso le ripetizioni e sovrapposizioni ritmiche possono generare, a volte, tessuti sonori particolarmente complessi.
4 compositori minimalisti, 1 visualizzazione minimalista.

percorso fotografia

PerCORSO di fotografia

Martedì 01 Marzo 2016 – ORE 21.00-23.00

LUCIANO LAGHI BENELLI

AUDIOVISIVI

Esprimersi con un linguaggio complesso: fotografia, sonoro, movimento.

Luciano ama la musica, Luciano ama fotografare. Con queste due arti ha cercato di trovare il giusto equilibrio tra percezione visiva ed uditiva allo scopo di creare delle opere in armonia tra loro. Luciano ci mostrerà alcuni suoi audiovisivi in cui ha interpretato questa condivisione di sensi.

Luciano ci porterà a visionare anche alcune sue stampe fotografiche in cui ha provato a catturare una musica figurativa. Immagini di concerti a cui a partecipato che ci mostrano alcuni grandi maestri della musica durante le loro performance musicali. Non mancate, sarà una piacevole condivisione alla scoperta di uno dei tanti perCORSI possibili di FOTOGRAFIA.

Luciano Laghi Benelli

Luciano Laghi Benelli, nato a Meldola, inizia l’attività di fotografo nel 1988, alternando ai servizi su commissione una continua ricerca personale. Insieme ad alcuni amici fonda il gruppo fotografico”Alto Contrasto”, con il quale organizza molteplici manifestazioni. Partecipa a diverse mostre collettive ed allestisce alcune personali. Dal 1992 affianca alla fotografia la creazione di proiezioni in multivisione, collaborando anche con fotografi, artisti e musicisti. Nel corso degli anni, impegnato nella diffusione della multivisione, partecipa spesso, con le sue opere, a Festival e rassegne. Dal 1998, per il gruppo fotografico “Alto Contrasto” e in collaborazione con il Comune di Meldola, organizza “Diafestival”, Festival Nazionale di Multivisione che si tiene con cadenza biennale al Teatro Dragoni di Meldola. In alcune edizioni, collabora con alcuni musicisti, per l’allestimento di spettacoli multivisivi con la musica dal vivo. La grande passione per la musica lo porta nel corso degli anni, a scattare centinaia di foto durante i concerti dei musicisti più amati. Dalla selezione di quelle immagini, nel 2003 nasce la mostra in bianco e nero “La musica de(a)ll’anima”, esposta in occasione di “Immagini d’Autore 2003”, altra tradizionale manifestazione (22 edizioni) organizzata a Meldola da “Alto Contrasto”.

L’INFANZIA NEGATA

Prodotto nel 2015 durata 12' 00''

Realizzazione di: Luciano Laghi Benelli
Altri collaboratori: #
Fotografi, artisti grafici: Francesco Cito
Audio: #

Nessun video online ancora #

In tutte le mie storie, di guerra ma non solo, i bambini hanno sempre avuto un ruolo predominante, sono sempre stati i mie soggetti principali, loro malgrado. Nei loro occhi ho imparato a riconoscere il terrore, ma anche la gioia e l’allegria, di un’inconsapevolezza dettata dall’innocenza, nonostante i momenti drammatici e il contesto in cui ritraevo i miei racconti fotografici, ho sempre imparato attraverso loro, che la vita va al di la delle nostre misere frustrazioni, per le quali l’uomo perde il lume della ragione, ma anche la capacità di sapere sorridere al nostro prossimo.
(Francesco Cito)